Storie di Volley: "I 10 cambiamenti più importanti nella storia del volley"



1) Anno 1912:
Fissato il numero di 6 giocatori e stabilita la regola della rotazione. Il primo cambiamento si rifà a un’uniformità che si è resa necessaria dopo quasi 20 anni di incertezze. Queste introduzioni vennero in un certo qual modo modificate nel corso degli anni ma, come ben sappiamo, la decisione finale sarà ricondotta a questa importante innovazione del 1912.

2) Anno 1916:
Per la prima volta si vedono l’alzata e la schiacciata. Questi due fondamentali, così comuni al giorno d’oggi, sono figli della scuola filippina. Insomma, quando il vostro libero si prenderà una bella legnata in faccia, saprete chi dovrete ringraziare per la geniale invenzione. Ormai la schiacciata è divenuta il simbolo per eccellenza del volley: è sicuramente uno dei cambiamenti più importanti.

3) Anno 1922:
Stabilito a 3 il numero massimo di tocchi per squadra. Nello stesso anno in cui vennero introdotti i falli di “doppia” e di “invasione” (determinanti specialmente nelle fasi calde del gioco), aver messo un tetto al numero dei tocchi che i giocatori di ogni squadra potevano fare cambiò radicalmente l’atteggiamento tattico dei pallavolisti. Nel momento in cui il primo tocco va destinato alla difesa o alla ricezione, diventa necessario alzare (e di molto) la qualità e la precisione di ogni singolo fondamentale: ogni scambio diventa così molto più serrato e intenso.

4) Anno 1938:
Nasce il muro. I giocatori della Cecoslovacchia, per primi, colgono questa geniale intuizione: perchè difendere un pallone quando possiamo sbatterlo direttamente in faccia all’attaccante? Agli albori del più grande dramma bellico, nel nostro piccolo un bel dramma iniziava a imperversare nelle menti degli schiacciatori di tutto il mondo.

5) Anno 1953:
Viene ufficialmente introdotta la figura dell’arbitro. In effetti, ancora oggi il nostro sport viene celebrato unanimemente come corretto e pieno di fair play. Certo è che, francamente, non ci spieghiamo proprio come si riuscisse a mettere d’accordo 12 cristiani senza il coraggioso uomo che dal trespolo ha il potere di dare in o out, tocco o non tocco, invasione o no. Fatto sta che, d’ora in poi, l’arbitro diventerà il 13° protagonista che contribuirà a rendere magnifica la pallavolo.

6) Anno 1958:
Nasce il bagher. Avete presente i protagonisti del punto 4? I Cecoslovacchi che, per difendersi, inventano il muro? Bene, qualcosa deve essere andato storto. Forse gli avversari, pian piano, hanno iniziato a trovare traiettorie sempre più insidiose, forse i palleggiatori riuscivano facilmente a mandare fuori tempo il muro. Fatto sta che, sempre loro, vent’anni dopo, hanno la seconda illuminazione: se non puoi murarli, cerca di difenderti meglio. Allunga le braccia, imposta bene il piano di rimbalzo ed ecco il bagher. Solo 2 anni dopo nascerà nel Michigan un signorino che, col suo cappellino rosa, renderà unico questo fondamentale. Ma questa, signori, è un’altra storia.

7) Anno 1974:
Nasce la schiacciata dalla 2^ linea. Al buon Tomas Woitovicz evidentemente non andava proprio giù il fatto di essere costretto solamente a difendere nel giro dietro. E infatti il polacco decise di stravolgere la concezione vigente secondo cui solo chi era sotto rete aveva la facoltà di attaccare. Ormai i colpi in pipe o da posto 1 sono molto comuni, specie tra gli opposti chiamati ad un gran lavoro per mettere a terra tutte le palle sporche, tanto che la pericolosità delle schiacciate esula spesso la posizione in campo.

8) Anno 1997:
Esordisce il libero. Nella World League per la prima volta fa comparsa questo ruolo: oggi come allora non può attaccare, può giocare solo in 2^ linea e indossa sempre una maglia diversa dai suoi compagni. 10 anni dopo verrà introdotto anche il 2° libero, alternato al primo senza ricorso di sostituzioni.

9) Anno 1998:
Si passa al “rally point system”. Orami negli anni ’90 la pallavolo si è affermata come sport amato in tutto il mondo. Con l’utilizzo sempre più massiccio della TV nelle case, si è reso necessario adattare il volley ad un format più fruibile ai telespettatori. Questa esigenza ha spinto la FIVB ad allungare i primi 4 set da 15 punti a 25 e assegnare un punto ad ogni azione: sparisce così il concetto di “cambio palla” e si ottiene un sistema che impedisce alle partite di prolungarsi all’infinito e rende ogni azione combattutissima e decisiva.

10) Anno 2012:
Viene utilizzato per la prima volta il video check. L’Italia segna la più grande modifica al regolamento del volley moderno. A Milano, infatti, durante la Final 4 di Coppa Italia, fa il suo ingresso nel mondo della pallavolo la tecnologia: inizialmente usato per controllare solo l’in/out della sfera di gioco, il video check è uno strumento in continua evoluzione che ogni anno vede implementare il suo utilizzo. L’apice di questa innovazione? Ma che domande sono…

(Fonte by pallavolisti-brutti.com)